
Rivoluzione Bonus: le novità edilizie 2025 che cambiano le regole del gioco
Il 2025 segna un punto di svolta per il settore delle agevolazioni fiscali in edilizia: dallo sconto record del Superbonus al ripensamento degli incentivi tradizionali, il Governo ha ridefinito i parametri di accesso e le aliquote per le principali detrazioni, introducendo un regime “transitorio” che durerà fino al 2027.
In questo quadro, famiglie, condomìni e imprese devono orientarsi in un panorama di norme in evoluzione, cercando di coniugare efficienza energetica, sostenibilità e convenienza economica.
Il nuovo “cuore” del Superbonus
Per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica, il Superbonus rimane una leva fondamentale, ma con aliquote ridotte rispetto al picco del 110% del 2020-2023.
Dal 1° gennaio 2025, infatti, la detrazione passa al 65% per i condomìni, mentre per le singole unità immobiliari il beneficio è rivolto solo a specifiche categorie di intervento e proprietari che, alla data del 15 ottobre 2024, avessero già avviato i lavori con un’assemblea condominiale regolarmente costituita.
I soggetti beneficiari devono, come in passato, dotarsi dell’asseverazione tecnica, dell’attestato di prestazione energetica (APE) e del visto di conformità per somme superiori a 10.000€.
Ecobonus: esigenze abitazione vs. altri immobili
L’Ecobonus 2025 mantiene una dicotomia tra prima casa e resto del patrimonio immobiliare. Per le abitazioni principali la detrazione sale al 50%, mentre per le seconde case e altri immobili rimane al 36%, entrambe con un massimale di spesa pari a 96.000 € per unità immobiliare.
I destinatari del bonus restano: proprietari, nudi proprietari, titolari di diritti reali di godimento, inquilini e comodatari, oltre alle cooperative divise e indivise che gestiscono immobili in forma associata.
Bonus Ristrutturazioni e Barriere Architettoniche
Per il 2025 il tradizionale Bonus Ristrutturazioni torna al 50% di detrazione (massimo 96.000 €), applicabile esclusivamente alle abitazioni, senza super-sconti per opere particolari. Per quanto riguarda la rimozione delle barriere architettoniche, la Legge di Bilancio 2025 conferma il bonus al 75% in 10 quote annuali, prorogato fino al 31 dicembre 2025, offrendo un’opportunità significativa per anziani e persone con disabilità.
Il “colpo di scena” del Bonus Facciate
Pochi ne parlano ma il Bonus Facciate, dedicato al recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici, ha subito anch’esso una revisione: l’agevolazione resta al 60 % delle spese documentate, senza massimali di spesa e copre interventi volti a migliorare il decoro urbano. Tuttavia, è stato eliminato l’obbligo di cessione del credito per somme inferiori a 5.000 €, semplificando le pratiche per i piccoli condomìni e i singoli proprietari.
Regime transitorio e prospettive future
Il legislatore ha introdotto un regime transitorio per il biennio 2026-2027, abbassando gradualmente le aliquote: l’Ecobonus passerà al 36 % sulla prima casa e al 30 % per gli altri immobili, mentre il Bonus Ristrutturazioni scenderà al 36 % per tutti i soggetti.
Questa tabella di marcia serve da “cuscinetto” per accompagnare i contribuenti verso un contesto privo degli incentivi straordinari degli anni precedenti, favorendo nel contempo interventi a basso impatto ambientale.
Iter burocratico e adempimenti
Per accedere ai bonus occorre presentare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione preventiva di inizio lavori (CILA), allegare l’asseverazione tecnica e l’APE, richiedere il visto di conformità e, nel caso di cessione del credito o sconto in fattura, stipulare accordi formali con le banche o i fornitori.
Il rispetto dei requisiti tecnici e l’attendibilità della documentazione sono fondamentali per evitare accertamenti e revoche.
Consigli pratici per il contribuente
- Affidarsi a un team integrato: geometri, tecnici, commercialisti e CAF garantiscono una gestione completa del processo.
- Verificare gli aggiornamenti normativi trimestrali: il Ministero e l’Agenzia delle Entrate rilasciano continuamente circolari chiarificatrici.
- Anticipare i lavori: pianificare entro il 2025 le spese chiave per massimizzare le aliquote più alte.
- Valutare la cessione del credito: per chi non ha capienza fiscale, lo sconto in fattura o la cessione del credito rappresentano opzioni vantaggiose.
La rivoluzione dei bonus edilizi nel 2025 richiede un approccio strategico: conoscere a fondo le regole, rispettare i tempi e dotarsi di una consulenza specialistica sono i primi passi per trasformare i lavori in un reale investimento di valore.
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